Dopo il successo dei concerti estivi, Vinicio Capossela porterà in concerto nei teatri italiani il lato oscuro del suo ultimo album. Concerti in cui "..è consentito addormentarsi, ma non usare lo smartphone".
“Canzoni della Cupa” mi ha dato la possibilità di declinare due concetti che sono alla base della condizione umana, la polvere e l’ombra. Lo spettacolo Polvere si è svolto all’aperto, in una specie di campo di stoppie, un’evocazione insieme ancestrale, agreste e di frontiera. Ora, al chiuso dei teatri, iniziamo ad avventuraci nella zona dell’Ombra, zona meno definita, dove il materico scompare per lasciare il campo alla proiezione dell’inconsistente."
Dopo aver presentato la prima parte del suo album “Canzoni della Cupa” con il tour estivo “Polvere”, uno spettacolo dalle “evocazioni ancestrali, agresti e di frontiera”, dal 27 febbraio Vinicio Capossela tornerà ad esibirsi dal vivo nei teatri di tutta Italia con il tour “Ombra. Canzoni della cupa ed altri spaventi”, durante il quale presenterà la seconda parte del suo ultimo album. Al centro dello spettacolo, accanto alle Canzoni della Cupa, troveranno posto anche altri brani del repertorio di Vinicio Capossela, che a questo immaginario sono legati a doppio filo.
Ad oggi sono una ventina i teatri italiani toccati nei tre mesi previsti dall' "ombroso" tour di Vinicio, ma è altamente probabile che altre date possano aggiungersi in "corso d'opera".
"Viviamo nell’illuminazione violenta e artificiale, abbiamo perso i mezzi toni, le ombre sono fisse, nude e nitide...per questo vogliamo restituire il tremore alle ombre, la loro mobilità fragile. In questa ipnosi si propone di trasportarci questo spettacolo. A mezzo di strumenti ad arco e a corde, a mezzo di ombrografi, generatori d’ombre a valvole e manuali. Un concerto per umbrafili, alla corte di Ipnos, il sonno che incanta. Uno stato ipnotico in cui è consentito addormentarsi, o uscire da sé, ma non usare uno smartphone."